Grazie per questa prospettiva! Qualche giorno fa ho visto uno scambio su Facebook, tra due sconosciuti nei commenti sotto a un post quindi prendila per quello che è, che però ho trovato significativo. Il post riguardava i centri estivi e la cura dei bambini d'estate. Nei commenti, una donna diceva: "i padri non ci sono mai". Le risponde un uomo che dice: "noi vorremmo esserci, ma voi non ci lasciate" e poi proseguiva dicendo che le donne nella sua vita non si fidano di lui coi bambini, lo "micromanage" in tutto e per tutto e non gli lasciano spazio di fare il padre. Purtroppo queste due persone che non si conoscevano sono passate agli insulti, peccato perché secondo me è proprio lì che ci sarebbe da ascoltare, discutere e trovare compromessi, visto che alla fine sia "lui" che "lei" vogliono la stessa cosa: che il padre sia (e possa essere) più presente.
Ciao Anna! Quella che evidenzi è una situazione estremamente comune, della quale per esempio Francesca Fiore di “mammadimerda” parla spessissimo. Lasciare il controllo sulla propria area di influenza e trovare un nuovo equilibrio è molto difficile, ed è un problema che tantissime famiglie italiane stanno affrontando. Ma dove sono gli articoli, le serie tv, i post Instagram che ne parlano? Quanto sarebbe utile dare più spazio a questo cambiamento per fare in modo che riesca ad avvenire più velocemente e con meno frizioni?
Hai ragione. Noi l'abbiamo vissuto in prima persona e onestamente in passato abbiamo anche chiesto aiuto ad una terapeuta di coppia che ci ha accompagnato per alcuni mesi e ha facilitato alcuni scambi, perché nel casino della vita coi bambini piccoli, notti in bianco etc non si è al massimo della forma ed è più facile cadere nei propri default. Magari la necessità di un cambiamento è avvertita da entrambe le parti, ma in assenza di un'alternativa vista, vissuta, conosciuta, si ricade nei soliti schemi. Quindi, sì! Grazie del tuo lavoro <3
Grazie per l'articolo che ho trovato parecchio interessante.
Personalmente faccio molta fatica a trovare situazioni e momenti in cui poter interloquire con altri maschi sui temi legati al femminismo, alla decostruzione della mascolinità tossica, ecc. A lavoro per dire mi hanno soprannominato "il suffragetto" che è una cosa che mi fa anche piacere ma denota credo anche quanto lavoro si debba fare per normalizzare certi argomenti e certe sensibilità.
Aggiungo anche che le mie ricerche per trovare gruppi di maschi con cui parlare finora non ha dato frutti di nessun tipo e sospetto che parte del problema sia che in fondo in fondo a nessuno piace sentirsi dare del "potenzialmente stupratore" il che riporta al tema dell'articolo sugli effetti negativi del concentrarsi solo sull'indignazione per cose oggettivamente e assolutamente negative da estirpare a tutti i livelli quando invece ci si potrebbe anche un po' focalizzare sulle opportunità di crescita.
Last but not least: mia moglie è un'esperta mondiale in micromanagement quando si parla della figlia il che ha generato numerose discussioni anche parecchio accese. E' un'area in cui cerco (a volte con fatica) di arrivare all'accettazione di quel che è.
Ciao Giovanni, grazie mille della tua testimonianza. Hai provato a fare una ricerca su gruppi come quelli organizzati da Maschile Plurale, Osservatorio Maschile o simili? Cioè più che gruppi uomini femministi, gruppi di autocoscienza maschile?
Allora, Osservatorio Maschile non sembra particolarmente attivo (il sito è fermo al 2023 e non mi è mai arrivato niente), Maschile Plurale ha qualcosa dalle mie parti anche se sembra incentrato sulla violenza di genere. Vedremo...
Grazie, oltre a leggerti ho appena ascoltato il tuo intervento a TED: davvero intenso! Ci ho ritrovato molto di quello che dicevi a Wilson l’altro giorno, quel podcast è il motivo per cui sono qui! E mentre penso di andare a comprare il libro per un caro amico padre di tre ragazzi/bambini, con la coda dell’occhio guardo i miei ben due volumi di fiabe per Ragazze Ribelli. Ecco: finalmente c’è qualcuno che dice ciò che in cuor mio ho sempre pensato e spesso detto fra me e me: che peso, che responsabilità nascere maschi!
Sarà bellissimo costruire una nuova prospettiva per le Persone degne di un futuro diverso, probabilmente migliore di così 😊💪🏻🌸
Grazie per questa prospettiva! Qualche giorno fa ho visto uno scambio su Facebook, tra due sconosciuti nei commenti sotto a un post quindi prendila per quello che è, che però ho trovato significativo. Il post riguardava i centri estivi e la cura dei bambini d'estate. Nei commenti, una donna diceva: "i padri non ci sono mai". Le risponde un uomo che dice: "noi vorremmo esserci, ma voi non ci lasciate" e poi proseguiva dicendo che le donne nella sua vita non si fidano di lui coi bambini, lo "micromanage" in tutto e per tutto e non gli lasciano spazio di fare il padre. Purtroppo queste due persone che non si conoscevano sono passate agli insulti, peccato perché secondo me è proprio lì che ci sarebbe da ascoltare, discutere e trovare compromessi, visto che alla fine sia "lui" che "lei" vogliono la stessa cosa: che il padre sia (e possa essere) più presente.
Ciao Anna! Quella che evidenzi è una situazione estremamente comune, della quale per esempio Francesca Fiore di “mammadimerda” parla spessissimo. Lasciare il controllo sulla propria area di influenza e trovare un nuovo equilibrio è molto difficile, ed è un problema che tantissime famiglie italiane stanno affrontando. Ma dove sono gli articoli, le serie tv, i post Instagram che ne parlano? Quanto sarebbe utile dare più spazio a questo cambiamento per fare in modo che riesca ad avvenire più velocemente e con meno frizioni?
Hai ragione. Noi l'abbiamo vissuto in prima persona e onestamente in passato abbiamo anche chiesto aiuto ad una terapeuta di coppia che ci ha accompagnato per alcuni mesi e ha facilitato alcuni scambi, perché nel casino della vita coi bambini piccoli, notti in bianco etc non si è al massimo della forma ed è più facile cadere nei propri default. Magari la necessità di un cambiamento è avvertita da entrambe le parti, ma in assenza di un'alternativa vista, vissuta, conosciuta, si ricade nei soliti schemi. Quindi, sì! Grazie del tuo lavoro <3
Grazie per l'articolo che ho trovato parecchio interessante.
Personalmente faccio molta fatica a trovare situazioni e momenti in cui poter interloquire con altri maschi sui temi legati al femminismo, alla decostruzione della mascolinità tossica, ecc. A lavoro per dire mi hanno soprannominato "il suffragetto" che è una cosa che mi fa anche piacere ma denota credo anche quanto lavoro si debba fare per normalizzare certi argomenti e certe sensibilità.
Aggiungo anche che le mie ricerche per trovare gruppi di maschi con cui parlare finora non ha dato frutti di nessun tipo e sospetto che parte del problema sia che in fondo in fondo a nessuno piace sentirsi dare del "potenzialmente stupratore" il che riporta al tema dell'articolo sugli effetti negativi del concentrarsi solo sull'indignazione per cose oggettivamente e assolutamente negative da estirpare a tutti i livelli quando invece ci si potrebbe anche un po' focalizzare sulle opportunità di crescita.
Last but not least: mia moglie è un'esperta mondiale in micromanagement quando si parla della figlia il che ha generato numerose discussioni anche parecchio accese. E' un'area in cui cerco (a volte con fatica) di arrivare all'accettazione di quel che è.
Ciao Giovanni, grazie mille della tua testimonianza. Hai provato a fare una ricerca su gruppi come quelli organizzati da Maschile Plurale, Osservatorio Maschile o simili? Cioè più che gruppi uomini femministi, gruppi di autocoscienza maschile?
Allora, Osservatorio Maschile non sembra particolarmente attivo (il sito è fermo al 2023 e non mi è mai arrivato niente), Maschile Plurale ha qualcosa dalle mie parti anche se sembra incentrato sulla violenza di genere. Vedremo...
Ti assicuro che Osservatorio Maschile è molto attivo, magari iscriviti alla loro newsletter e seguili su Instagram. Poi c’è anche Mica Macho!
Grazie, oltre a leggerti ho appena ascoltato il tuo intervento a TED: davvero intenso! Ci ho ritrovato molto di quello che dicevi a Wilson l’altro giorno, quel podcast è il motivo per cui sono qui! E mentre penso di andare a comprare il libro per un caro amico padre di tre ragazzi/bambini, con la coda dell’occhio guardo i miei ben due volumi di fiabe per Ragazze Ribelli. Ecco: finalmente c’è qualcuno che dice ciò che in cuor mio ho sempre pensato e spesso detto fra me e me: che peso, che responsabilità nascere maschi!
Sarà bellissimo costruire una nuova prospettiva per le Persone degne di un futuro diverso, probabilmente migliore di così 😊💪🏻🌸
Avanti tutta 🚀
giusto 👏🏻