Grazie per questa newsletter chiarificatrice. Molti aspetti mi erano oscuri ma ho sempre pensato che dietro questa polemica ci fosse un eccesso di moralismo benpensante.
L' arte è sempre salvifica nel suo significato più profondo ed anche quella più aulica va filtrata.
Mi ha emozionato il lavoro dei bambini di Catanzaro. Quando si fa un bel lavoro, i risultati si vedono e la scuola può esserne capace.
Io la ascolto da quando avevo 13/14 anni circa, quindi da 8 anni tutti, e non sono violento, per rispondere al titolo. Anche se in realtà ad oggi ascolto al 99% solo Usa. Poi secondo me parlando di questo non si può non partire da dove è nata e si è diffusa poi anche qua, cioè dalla trap americana. Lì molte cose che dicono poi sono cose vere e in generale alcuni esponenti (come Lil Baby, Lil Durk, e altri) l'hanno usata come carriera/scappatoia a una vita da strada, qui in Italia diciamo che c'è piu il contrario. Cioè si cerca di emulare quegli artisti (Shiva per esempio, ma anche la DPG e Sfera palesemente si rifacevano alla scena Usa). Sui messaggi misogini, non credo sia quello l'intento, anche perché analizzando i testi delle rapper femminili (e ci sono) si legge lo stesso all'inverso, quindi..
(Unico appuntino: BRNBQ era del 2016 non 15, grande mina tra l'altro 🤯)
Sulla responsabilità educativa sono d'accordo, penso sia responsabilità di noi genitori fornire gli strumenti per arrivare a fare questo ragionamento. Sono un po' dubbiosa sull'assunzione che individui che si stanno affacciando all'adolescenza, in un'età dove tutto è "bianco o nero" siano in grado di mettere in atto questa sospensione del giudizio.
Apprezzo la visione critica da persona adulta, consapevole della discrepanza tra la vita reale e il mondo posticcio della Trap: ma possiamo dare per scontato che un* bambin* di 6-7-8-9-10 anni sia in grado di fare lo stesso ragionamento? O sembra più plausibile che piuttosto assorba e finisca per internalizzare le espressioni, gli stereotipi e gli atteggiamenti proposti? Per quando si cerchi, da genitore, di approcciarsi con curiosità a un genere così ribelle, come si può non condannare lo sbandieramento di valori che non si condividono in primis come persona? Se qualcuno può farmi degli spunti di riflessione, li ascolto volentieri...
Prova a vederla così: di un film horror diresti "è inammissibile che le persone vengano uccise così!"? Di un film come Star Wars diresti mai: Luke Skywalker è un serial killer perché uccide tantissime Guardie Imperiali (quindi esseri umani) e non ti tira neanche una lacrima?
Probabilmente no perché sai che è finzione, è un gioco. L'espressione artistica dovrebbe essere svincolata da un certo tipo di giudizio.
Il trapper non hanno la responsabilità educativa dei bambini. Forse evidenziano però che noi genitori siamo spaventati rispetto all'educazione dei nostri figli. La differenza è sottile ma sostanziale.
La domanda forse potrebbe essere: com'è questo tipo di immaginario riscuote così tanta attenzione nelle nuove generazioni?
Il discorso poi sarebbe lunghissimo, ma insomma, è uno spunto.
Grazie per questa newsletter chiarificatrice. Molti aspetti mi erano oscuri ma ho sempre pensato che dietro questa polemica ci fosse un eccesso di moralismo benpensante.
L' arte è sempre salvifica nel suo significato più profondo ed anche quella più aulica va filtrata.
Mi ha emozionato il lavoro dei bambini di Catanzaro. Quando si fa un bel lavoro, i risultati si vedono e la scuola può esserne capace.
Continua così Francesca!
Grazie! ❤️
Io la ascolto da quando avevo 13/14 anni circa, quindi da 8 anni tutti, e non sono violento, per rispondere al titolo. Anche se in realtà ad oggi ascolto al 99% solo Usa. Poi secondo me parlando di questo non si può non partire da dove è nata e si è diffusa poi anche qua, cioè dalla trap americana. Lì molte cose che dicono poi sono cose vere e in generale alcuni esponenti (come Lil Baby, Lil Durk, e altri) l'hanno usata come carriera/scappatoia a una vita da strada, qui in Italia diciamo che c'è piu il contrario. Cioè si cerca di emulare quegli artisti (Shiva per esempio, ma anche la DPG e Sfera palesemente si rifacevano alla scena Usa). Sui messaggi misogini, non credo sia quello l'intento, anche perché analizzando i testi delle rapper femminili (e ci sono) si legge lo stesso all'inverso, quindi..
(Unico appuntino: BRNBQ era del 2016 non 15, grande mina tra l'altro 🤯)
Great minds think alike: tu, Vera Gheno nel suo podcast e anche io tuttə e tre sullo stesso tema ❤️ Grazie per questa uscita che mi sta molto a cuore
Sulla responsabilità educativa sono d'accordo, penso sia responsabilità di noi genitori fornire gli strumenti per arrivare a fare questo ragionamento. Sono un po' dubbiosa sull'assunzione che individui che si stanno affacciando all'adolescenza, in un'età dove tutto è "bianco o nero" siano in grado di mettere in atto questa sospensione del giudizio.
Non credo però che sia necessario da parte loro fare questo ragionamento in questi termini, anzi credo sia irrealistico aspettarsi che lo facciano!
Apprezzo la visione critica da persona adulta, consapevole della discrepanza tra la vita reale e il mondo posticcio della Trap: ma possiamo dare per scontato che un* bambin* di 6-7-8-9-10 anni sia in grado di fare lo stesso ragionamento? O sembra più plausibile che piuttosto assorba e finisca per internalizzare le espressioni, gli stereotipi e gli atteggiamenti proposti? Per quando si cerchi, da genitore, di approcciarsi con curiosità a un genere così ribelle, come si può non condannare lo sbandieramento di valori che non si condividono in primis come persona? Se qualcuno può farmi degli spunti di riflessione, li ascolto volentieri...
Prova a vederla così: di un film horror diresti "è inammissibile che le persone vengano uccise così!"? Di un film come Star Wars diresti mai: Luke Skywalker è un serial killer perché uccide tantissime Guardie Imperiali (quindi esseri umani) e non ti tira neanche una lacrima?
Probabilmente no perché sai che è finzione, è un gioco. L'espressione artistica dovrebbe essere svincolata da un certo tipo di giudizio.
Il trapper non hanno la responsabilità educativa dei bambini. Forse evidenziano però che noi genitori siamo spaventati rispetto all'educazione dei nostri figli. La differenza è sottile ma sostanziale.
La domanda forse potrebbe essere: com'è questo tipo di immaginario riscuote così tanta attenzione nelle nuove generazioni?
Il discorso poi sarebbe lunghissimo, ma insomma, è uno spunto.