Grazie per aver iniziato a trattare questo argomento così importante. Io mi sono resa conto solo di recente ascoltando una puntata di un podcast su minori e consenso (https://open.spotify.com/episode/4lrgo0JnlgCDa0VVA2tgIV?si=toTDu61ORbig00iuSU_hHQ) di aver sempre "imposto" baci e abbracci ai miei nipoti senza essermi mai posta il problema se fossero davvero apprezzati. Da allora sto cercando di cambiare, chiedendo loro il permesso. Non è facile perché mi rendo conto che è un' abitudine ormai radicata
Siamo qui per migliorare, accettando che in ogni dato momento facciamo il meglio di quello che sappiamo e possiamo… per tutto il resto ci dobbiamo dare pace! ❤️
Sono appena tornata da un workshop organizzato dal centro LGBTQ+ della mia città: si intitolava proprio "Oltre il sì e il no" e quello che leggo in questa tua newsletter si lega tantissimo alle conversazioni e agli esercizi che abbiamo fatto questa sera. Che si abbiano o meno persone piccole nella propria vita, ripensare e ampliare il concetto di consenso è fondamentale. Renderlo un discorso trasversale, una responsabilità condivisa in ogni relazione. Questo primo passo italiano è importantissimo ma è solo l'inizio, ripetiamolo più che possiamo. Grazie per aver detto tutto così bene.
Io ho una domanda sul punto 1: nella mia famiglia chiamiamo tutte le parti del corpo con il loro nome (cosa che, ammetto, ci è costata tantissimo sforzo perché né io né mio marito siamo stati cresciuti così). Però ho notato che a volte il giocare anche con questi nomi parte proprio dai bambini stessi (tipo mia figlia dice spesso vagi-vagi, però sa benissimo cosa significa vagina). Penso sia una cosa normale, nella nostra famiglia si gioca spesso con i suoni e le parole delle lingue che parliamo quindi non è una cosa limitata ai nomi delle parti del corpo. Ma volevo chiederti se avevi un parere a riguardo :)
La cosa importante è che non si interiorizzi la vergogna relativa alle parti che non si possono nominare 🤐 - per il resto giocare con le parole non può mai essere vietato! No?
Grazie per aver iniziato a trattare questo argomento così importante. Io mi sono resa conto solo di recente ascoltando una puntata di un podcast su minori e consenso (https://open.spotify.com/episode/4lrgo0JnlgCDa0VVA2tgIV?si=toTDu61ORbig00iuSU_hHQ) di aver sempre "imposto" baci e abbracci ai miei nipoti senza essermi mai posta il problema se fossero davvero apprezzati. Da allora sto cercando di cambiare, chiedendo loro il permesso. Non è facile perché mi rendo conto che è un' abitudine ormai radicata
Siamo qui per migliorare, accettando che in ogni dato momento facciamo il meglio di quello che sappiamo e possiamo… per tutto il resto ci dobbiamo dare pace! ❤️
Sono appena tornata da un workshop organizzato dal centro LGBTQ+ della mia città: si intitolava proprio "Oltre il sì e il no" e quello che leggo in questa tua newsletter si lega tantissimo alle conversazioni e agli esercizi che abbiamo fatto questa sera. Che si abbiano o meno persone piccole nella propria vita, ripensare e ampliare il concetto di consenso è fondamentale. Renderlo un discorso trasversale, una responsabilità condivisa in ogni relazione. Questo primo passo italiano è importantissimo ma è solo l'inizio, ripetiamolo più che possiamo. Grazie per aver detto tutto così bene.
Grazie Alice! Avanti tutta!
Questo un bel numero e spunti interessanti secondo me
Unico appunto (non da bacchettone ma mi tocca) è che nell'articolo Istat gli stupri arrivano a un 75% da conoscenti (partner, familiari, amici)
Cuoricino messo dopo aver letto soltanto il sottotitolo della mail...!!! Record 😊
🤣❤️
Ottimi consigli che andrebbero applicati anche in assenza della modifica in “lavorazione”
Teniamo presente che, finché la proposta di legge non completa l’iter parlamentare, non c’è la certezza che sarà approvata
Saró pessimista ma temo il passaggio al senato, anche considerando le scomposte reazioni di una numerosa platea di maschi (maschi non uomini).
E questo governo ha dato ampia dimostrazione che non ha nessuna voglia di alienarsi le simpatie della parte più conservatrice della società
Io ho una domanda sul punto 1: nella mia famiglia chiamiamo tutte le parti del corpo con il loro nome (cosa che, ammetto, ci è costata tantissimo sforzo perché né io né mio marito siamo stati cresciuti così). Però ho notato che a volte il giocare anche con questi nomi parte proprio dai bambini stessi (tipo mia figlia dice spesso vagi-vagi, però sa benissimo cosa significa vagina). Penso sia una cosa normale, nella nostra famiglia si gioca spesso con i suoni e le parole delle lingue che parliamo quindi non è una cosa limitata ai nomi delle parti del corpo. Ma volevo chiederti se avevi un parere a riguardo :)
La cosa importante è che non si interiorizzi la vergogna relativa alle parti che non si possono nominare 🤐 - per il resto giocare con le parole non può mai essere vietato! No?