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Avatar di Stefano Klett

Moolto interessante questa riflessione. Voglio anch'io esserci in questo cambiamento.

Mi hai convinto, ho sottoscritto.

Da fruitore di Podcast, ti consiglio di fare un podcast Audio, con l'audio entri nell'intimo delle persone e sei svincolata/o dallo schermo. Sarebbe bello poter usufruirne tramite piattaforme aperte di podcast, questo permette una gran diffusione.

Auguri per il tuo progetto.

Stefano

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Avatar di Enrica Nicoli Aldini

Davvero bello questo post, grazie. Mi aiuta a fare ordine in un'intuizione che sento da tempo, ma alla quale non avevo ancora riflettuto nel profondo, osservando il mio compagno, americano, rispetto a mio fratello, italiano.

Pur cresciuto in un contesto familiare e nazionale decisamente maschio-centrico, essendo in tanti modi il tuo classico uomo italiano (calcio, ecc.), mio fratello non sembra aver paura di vivere le sue emozioni. Le sue amicizie maschili con il gruppo storico del liceo sono intime, si parla molto di come ci si sente - non nel senso della decostruzione (per quel che ne so), ma almeno della condivisione di sentimenti quotidiani, il rapporto con la propria compagna, il lavoro, la famiglia, ecc.

Il mio compagno americano invece non ha amicizie maschili di questo tipo, purtroppo, e negli anni ha fatto un lavoro capillare di repressione delle emozioni, sia negative che positive (posso dirlo perché finalmente ne è diventato cosciente, e ci sta lavorando).

Grazie alla lettura di questo post, riesco a dare più significato alle mie osservazioni di superficie. Continuerò a rifletterci.

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