#42 I maschi della Gen Z voteranno Trump?
Insomma, se vostro figlio 18enne fosse americano, chi voterebbe?
Negli ultimi anni, in molti di noi si è radicata un’idea: se votassero solo i giovani, le elezioni le vincerebbero sempre i partiti progressisti. Ma siccome votano i boomers (la generazione nata tra il 1945 e il 1964)… vincono i conservatori.
Non si tratta di un’idea peregrina, in particolare per quanto riguarda l’Italia: alle ultime europee, effettivamente in Italia i giovani hanno votato a sinistra in percentuali maggiori che a destra, ma lo stesso non è avvenuto in Francia o Germania dove, invece, i giovani si sono spostati a destra in percentuali superiori rispetto agli elettori più anziani.
L’Italia, sotto questo aspetto, sembra rappresentare un’eccezione.
Se si analizzano i dati delle ultime elezioni e della ascesa di alcuni partiti di estrema destra in diversi Paesi del mondo, sta diventando sempre più evidente che la divisione lungo le linee del genere conta di più di quella generazionale.
Gli uomini sono sempre più a destra, e le donne sempre più a sinistra.
In questo episodio:
Il peso dei cosiddetti “influencer della maschilità” sulla politica
L’appeal di questi contenuti spesso offensivi sulle giovani generazioni di uomini
Il vuoto di senso che sta attraversando un pezzo della popolazione maschile
Togliere il potere agli uomini smantella il patriarcato?
Il 5 Novembre si vota in USA
Mancano meno di due settimane alle elezioni americane. A questo giro, i votanti della generazione Z (i nati tra il 1995 e il 2010) saranno 41 MILIONI. Un numero esorbitante. Di questi, 8 milioni avranno la possibilità di votare per la prima volta, e tra questi… quasi la metà sono persone razializzate.
Come è possibile, allora, che Kamala Harris, una donna giovane, nera, con fortissimi collegamenti con la cultura pop… non sia MOLTO più avanti di Trump nei sondaggi?
Lo scorso agosto, la campagna di Trump ha detto che avrebbe cercato di raggiungere “un gruppo chiave di elettori” che rappresentano circa il 10% del totale dei votanti in alcuni degli stati cruciali per queste elezioni. Si tratta principalmente di giovani uomini, per lo più bianchi, ma anche latini, Asian-American e Afro-americani.
Per raggiungere questo segmento della popolazione, Trump ha coltivato una relazione con alcuni degli influencers più noti della cosiddetta “manosfera” e cioè di quella porzione di internet (per niente piccola - stiamo parlando di podcast e canali youtube tra i più seguiti al mondo) che producono contenuti misogini, in aperta opposizione con il femminismo, e spesso con derive complottiste.
I contenuti prodotti da questi canali sono straordinariamente influenti nel dare forma a moltissime “correnti” del sentire e del pensare contemporaneo, e allo stesso tempo sono praticamente assenti dal dibattito politico e culturale presente sui media tradizionali, per cui se non si è dentro il loro mondo… è possibile ignorarne del tutto l’esistenza.
Chi sono questi influencers e in che modo stanno condizionando questa campagna elettorale?
Il wrestler Logan Paul, nato nel 1995 e titolare del popolarissimo canale Youtube Impaulsive, è stato uno degli influencer che ha ospitato una lunga chiacchierata con Trump, diventata popolarissima sia nella sua interezza sul canale YT, che nella miriade di pezzettini ripresi su TikTok e altri social che hanno raggiunto decine di milioni di giovani elettori.
Logan Paul è stato al centro di diverse controversie: una volta ha girato un video in una foresta giapponese nota per essere un luogo tristemente scelto da molti suicidi, e aveva filmato il cadavere di un uomo che si era tolto la vita lì.
Un’altra volta aveva rimosso un pesciolino dall’acqua e aveva finto di fargli le manovre di respirazione forzata e massaggio cardiaco (uccidendolo). Un’altra volta aveva creato una specie di sfida dicendo che sarebbe stato “gay per un mese”.
È stato più volte sospeso dalle piattaforme e ha costruito la sua fama in parte su una combinazione di “scherzi” che spesso diventano offensivi e pubbliche scuse per recuperare il supporto di sponsor e inserzionisti.
I Nelk Boys, invece, si fanno vanto di non fare soldi con la pubblicità. Con i loro 8.2 milioni di followers su Youtube hanno un comportamento col quale moltissimi brand farebbero fatica ad associarsi: durante il covid, facevano feste in barba alle restrizioni, e nei loro video promuovono spesso attività illegali. I soldi i Nelk Boys li fanno con il loro lifestyle brand: promuovono uno stile di vita spensierato, feste, ragazze, corpi perfetti, e… anche loro fanno molti scherzi, spesso inopportuni.
Trump è andato a farsi intervistare dai Nelk Boys per la terza volta la scorsa settimana, e ha detto che andrà anche da Joe Rogan (titolare del podcast più popolare al mondo e spesso criticato per le sue interviste a ospiti che esprimono posizioni misogine, razziste e transfobiche).
Adin Ross, 23 anni, è un popolarissimo streamer nel mondo dei videogames, bannato da Twitch moltissime volte a causa dell’uso di un linguaggio che infrangeva le regole della piattaforma. Ora fa i suoi livestream da Kick, una piattaforma di cui possiede il 30% e senza moderazione. Durante uno dei suoi livestreams la scorsa estate ha regalato a Trump un Rolex d’oro un Cybertruck della Tesla customizzato con la scritta “Make America Great Again” sul cofano, e le foto di Trump con il pugno alzato dopo l’attentato sulle portiere.
La strategia messa in campo dalla campagna dei Repubblicani al momento sembrerebbe funzionare: Trump è in testa nei sondaggi per quanto riguarda gli uomini fra i 18 e i 29 anni, il 58% dei quali supporta lui contro il 37% per Harris. Fra le donne della stessa età, il 67% supporta Harris e il 28% Trump.
Il ruolo della disinibizione in questo ciclo elettorale
Ho ascoltato uno straordinario episodio del podcast di opinione del giornalista del New York Times Ezra Klein, nel quale Klein sosteneva che il tratto che rende Trump un leader decisamente fuori dall’ordinario è la sua completa mancanza di freni inibitori.
A differenza della maggior parte dei politici, e della maggior parte di noi - dice Klein - Trump non si interroga mai sull’opportunità di quello che sta per dire, o sulle conseguenze che potrebbe avere. Questa sua qualità lo rende diverso da tutti gli altri, e lo fa apparire autentico - non perché dica la verità (i suoi sostenitori sanno che mente, e spesso) ma perché dice SEMPRE quello che pensa, senza paura.
Nell’educazione maschile tradizionale, l’assenza di paura viene sempre letta in modo positivo. Mentre per le bambine, l’assenza di paura denota stupidità o perfino una morale dubbia, per i maschi lo sprezzo del pericolo è uno dei tratti più importanti dell’eroismo.
Trump, e questi influencers, riescono ad essere catartici per un pezzo della popolazione maschile più giovane: si tratta di uomini che sono stati cresciuti con i modelli di eroismo della maschilità tradizionale, ma che sono diventati adulti in un mondo molto diverso da quello che gli era stato promesso: un mondo in cui non devono essere principi azzurri, non devono fare gli eroi, e devono pensarci bene prima di parlare e prima di agire.
L’educazione dei maschi della Gen Z ha trasmesso loro dei valori che non sono più attuali. E diventare adulti in un mondo che non è quello che ci è stato promesso è frustrante, doloroso, umiliante.
Proprio come un supereroe, Trump a queste regole si sottrae. E questi influencers, d’altra parte, dicono ai ragazzi: fate abbastanza soldi, e potrete comprarvelo quel sogno che ora vi sembra svanito!
Insomma, l’allineamento funziona.
La sfida che abbiamo davanti
Le frange più progressiste schierate per la parità di genere, finora, hanno avuto paura di prestare orecchio alle istanze maschili, perché in molte abbiamo avuto l’impressione di aver ascoltato solo i maschi per così a lungo che… volevamo almeno prenderci una pausa. :-)
Ma il bisogno di creare spazi di dialogo in cui chi vuole confrontarsi in buona fede possa farlo, e in cui si smetta di ragionare come se il superamento del patriarcato fosse un match di braccio di ferro dal quale uno dei generi deve forza uscire sconfitto… è ormai impellente.
Tra le fila dei democratici ci sono tanti uomini come Tim Walz e Pete Buttigieg che testimoniano con la propria presenza una terza via, ma - a differenza degli uomini sul fronte opposto - non ne hanno mai parlato esplicitamente in relazione alla crisi che gli uomini stanno attraversando, probabilmente per evitare di scivolare su una delle innumerevoli bucce di banana di cui questo percorso è pieno.
Eppure, rischiare di scivolare, di essere fraintesi, costruire spazi in cui si possa precisare, riformulare e cambiare idea dopo aver ascoltato il punto di vista di un’altra persona, spazi in cui sia possibile credere che chi abbiamo davanti non ci aspetta al varco, che non vuole coglierci in fallo, e gettarci in pasto ai leoni… è fondamentale.
Per smantellare il patriarcato non è sufficiente redistribuire il potere.
Bisogna sostituire alla logica del dominio, quella dell’amore, nella definizione che ne dà M. Scott Peck in un libro del 1978, intitolato Voglia di bene:
«L’amore è la volontà di estendere il proprio sé al fine di favorire la crescita spirituale propria oppure di un’altra persona.»
Estendere il proprio sé, per favorire la nostra crescita spirituale, e quella di un’altra persona…. com’è potente leggere l’amore genitoriale attraverso questa lente.
Un’ultima cosa, molto importante
Preparare questo numero della newsletter ha richiesto 16 ore di lavoro. Questo progetto non ha sponsor, editori, né investitori. Posso offrirvi questi contenuti solo grazie al supporto che voi lettori mi date attraverso la sottoscrizione premium all’abbonamento (5 euro al mese, oppure 50 euro all’anno, che vi daranno accesso anche all’audiolibro che esce a puntate dalla prossima settimana solo per gli abbonati premium), o acquistando i miei libri.
Storie Spaziali per Maschi del Futuro lo trovate su Amazon, ha la copertina rigida, costa 22 Euro e chi l’ha comprato dice che è molto bello :-)
Chi di voi ha comprato e letto il libro, mi raccomando, scriva una bella recensione su Amazon! È davvero molto importante. Ci vogliono due minuti, e può fare una grande differenza per la diffusione del libro.
Prossimi appuntamenti dal vivo
BOLOGNA, 29 Ottobre ore 20.30 Oratorio San Filippo Neri
FONTANELICE, 30 Ottobre ore 15:30, Biblioteca
FORLÌ, 30 Ottobre ore 20, collettivo femminista Monnalisa, a seguire dj set
BRUXELLES, 9 Novembre ore 15, Piola Libri
ROMA, 13 Novembre ore 14, Senato della Repubblica - Verso il 25 Novembre, Il Ruolo degli Uomini: conferenza stampa e presentazione di Storie Spaziali per Maschi del Futuro con Sen. Filippo Sensi (PD), Sen. Ivan Scalfarotto (IV), Sen. Marco Lombardo (AZ), e On. Riccardo Ricciardi (M5S). Accesso solo su invito. Per accrediti stampa scrivere a: J.gaibotti@about-ent.it
Grazie al supporto dei Presìdi del Libro, faccio un tour nella mia Puglia!
BARI, 15 Novembre
PUTIGNANO, 16 Novembre ore 18 Teatro Comunale
ALBEROBELLO, 17 Novembre
GRAVINA DI PUGLIA, 18 Novembre
NARDÒ, 19 Novembre, ore 18 al Post
LIZZANO (TA), 20 Novembre ore 18 presso l’aula magna della Scuola Elementare
PADERNO DUGNANO, 22 Novembre ore 18
MILANO, 23 Novembre ore 20.30, Teatro Litta
MILANO, 1 Dicembre, Festival di Illustrazione Pawchewgo, con Francesca Zucchi, ore 16.30 @ Base Milano
ROMA, 5 Dicembre, Festival Rewriters, Lezione Spettacolo su Maschi del Futuro alla Sapienza di Roma, ore 13.30 - registrarsi gratuitamente qui
Per oggi è tutto.
A giovedì!
Questa newsletter mi ha colpito molto. Molto approfondita e mi sono resa conto che molti dettagli che ci sfuggono nell' ascoltare i fatti narrati in TV, sia necessario filtrarli e documentarsi in maniera critica.
Abbiamo finito di leggere la tua copia di Maschi del futuro ed a mio figlio di otto anni è piaciuta tantissimo. Letto quasi tutto d'un fiato. Mi ha chiesto se ci fossero altri racconti così e gli ho risposto: chissà....magari in futuro in un altro libro così.
Ti saluto affettuosamente
Ciao! Scusa il fuori tema - mai positivo per avviare uno scambio - dove trovo un form o contatto per portare MdF alla Casa delle Donne a Firenze?